Premessa sul concetto di estetica periorale
Il termine tecnico corretto da utilizzare in campo odontoiatrico è “medicina estetica periorale dei tessuti molli”, area in cui la competenza dell’odontoiatra trova una sua specializzazione di precipua competenza tecnica.
Praticare l’estetica periorale non significa curare una malattia in atto, l’invecchiamento non lo è.
Significa invece avere a cuore la salute del paziente ed accompagnarlo con abile cura nel suo lento e lungo processo d’invecchiamento. Cosa usuale per il medico odontoiatra in ambito intra orale; l’unico medico, assieme a quello di base, che ci accompagna negli anni.
Fare medicina estetica nel periorale non è “verniciare” il viso per farlo apparire migliore ma intervenire nei tessuti, curarli per renderli più sani. E quindi più belli.
Sempre più medici odontoiatri ampliano la loro visione su cosa è l’odontoiatria inserendo la cura del periorale a complemento della tradizionale attività odontoiatrica. Sempre più pazienti odontoiatrici si affidano al loro medico per completare la cura del intra orale con quella del periorale.
Avendo fiducia nella sua competenza e nella capacità di ripristinare la salute delle pelle e il conseguente naturale miglioramento estetico.
Sempre più si delinea la differenza tra la definizione dentista e medico odontoiatra, in un processo di “cura olistica” che cambia radicalmente l’approccio tradizionale verso il paziente.
Cura verso il proprio cliente è accompagnarlo in un processo di cambiamento del suo viso. Occupandosi di tutti gli aspetti relativi al suo benessere fisico e psicologico. Non facendo estetica, ma medicina odontoiatrica.
Il risultato reale e concreto di questo nuovo atteggiamento è in una crescita del rapporto fiduciario con il paziente; in una sua ampia accettazione ed anzi sua richiesta di un esame professionale ampliato anche alle zone periorali.